Inaccettabile il taglio degli stipendi del personale sanitario dell’Area Vasta 5
Il taglio degli stipendi del personale sanitario agita i dipendenti ed accende i fari della politica. Ad
intervenire è il neo segretario provinciale del Partito Democratico Francesco Ameli “L’AV5 ha deciso di
dimezzare già da questo mese le indennità contrattuali degli stipendi dei lavoratori del comparso sanità:
per intenderci il festivo, notturno, straordinario etc, mentre dal prossimo mese addirittura quest’ultime
non saranno pagate (con un taglio in busta paga di 400/500 euro)! Siamo l’unica Area Vasta delle marche
nella quale accade tutto ciò” accusa l’esponente dem “perché nelle altre parti della regione no?”
“Il Partito Democratico della Provincia di Ascoli Piceno” prosegue Ameli, che da sempre segue la tematica
sanitaria nel Piceno “si è già attivato attraverso i propri rappresentanti istituzionali, e ringrazio per questo il
consigliere regionale Anna Casini che nella giornata odierna ha presentato una mozione urgente in regione
per chiedere di provvedere immediatamente allo stanziamento fondi per il personale dell’AV5, gravemente
colpito ed umiliato dalla decisione dell’Area Vasta 5.”
“Non bastava l’emergenza pandemica a tenere sotto scacco il personale del comparto sanitario” accusa
Ameli “ora si aggiunge anche una busta paga ridotta al lumicino! Il personale del comparto, compresi
infemieri ed oss degli ospedali di Ascoli e San Benedetto vedranno dimezzate inaspettatamente e senza
preavviso le voci del salario accessorio. Uno scandalo” l’affondo dell’esponente dem “se pensiamo che la
Regione Marche ha trovato 50 milioni di euro per gli impianti di risalita nel maceratese ma non ne trova
neanche uno per il personale sanitario del piceno.”
“Una doccia fredda per tutti quegli operatori che credono nel loro lavoro e non si sono mai tirato indietro
nelle difficoltà del periodo” commenta Ameli “anche alla luce degli sconsiderati aumenti delle bollette.
Purtroppo duole constatare che i rappresentanti del Piceno nella maggioranza regionale (Castelli, Latini,
Antonini ed Assenti) e l’amministrazione comunale tacciono su questo scempio. Li invito personalmente a
non restare indifferenti ed attivarsi per rimediare al danno creato.”
“Nel piceno si è perpetuato un tradimento senza precedenti nei confronti dei lavoratori che se non troverà
soluzioni immediate porterà al caos con inevitabili assenze del personale nei turni di straordinario ed un
abbassamento della qualità dell’assistenza ospedaliera. C’era chi in campagna elettorale scriveva “mai più
cenerentola delle Marche” in effetti aveva ragione” commenta sarcasticamente Ameli “con la giunta
Acquaroli nel piceno non c’è rimasta più neanche la scarpetta di cenerentola.”